Gonadotropine LH FSH
Non ci sono particolari indicazioni per poter effettuare gli esami per le gonadotropine. Solo nel caso delle donne, il campione necessario al test va raccolto nel corso del ciclo ovarico. Nell’uomo, a partire dalla pubertà, le gonadotropine stimolano la produzione degli androgeni e degli spermatozoi, destinata a protrarsi per tutta la vita.
Quanto costa una visita?
Il concepimento avviene quando gli spermatozoi, risalendo l’utero, raggiungono la cellula uovo matura, rilasciata dall’ovaio durante l’ovulazione e disponibile per la fecondazione. Una volta iniziata la secrezione, la concentrazione della gonadotropina corionica umana raddoppia ogni due giorni e presenta un picco giorni dopo la fecondazione, quindi diminuisce per rimanere stabile per il resto della gestazione. Ciò significa che potrebbe essere eseguita la rilevazione della beta HCG ancor prima della data orientativa in cui la donna aspetta le mestruazioni. FSH ed LH vengono secreti sotto stimolazione del GnRH che è l’ormone di rilascio ipotalamico delle gonadotropine (detto anche LHRH) secreto nell’eminenza mediana dell’ipofisi e prodotto nei nuclei arcuati dell’ipotalamo (medio-basale). Il GnRH viene secreto in maniera pulsatile (con periodo di 1-3 ore), ciò comporta una oscillazione dei livelli ematici anche di LH e FSH (anche se quest’ultimo ha oscillazioni minori).
Vengono somministrate sotto forma di iniezioni sottocutanee e il dosaggio e la durata del trattamento vengono personalizzati in base alle caratteristiche di ogni paziente e approfondite con lo specialista in fertilità. In gravidanza, la sintesi dalla gonadotropina corionica umana inizia nel momento in cui si verifica l’annidamento dell’ovulo fecondato nell’utero, vale a dire una settimana circa dopo il concepimento (evento che si verifica, invece, entro 24 ore dall’ovulazione). La gonadotropina corionica umana viene prodotta dalle cellule pre-embrionali (sinciziotrofoblasto) che daranno poi origine alla placenta, subito dopo l’impianto nell’utero dell’ovulo fecondato. Le gonadotropine vengono impiegate sia nella cura dell’ipogonadismo maschile, nel ritardo puberale, sia nell’infertilità femminile associata ad assenza di ovulazione o ad insufficienza della fase luteinica. Capire il loro ruolo e https://www.wijayakomunika.co.id/proviron-modo-di-utilizzo-e-benefici-2/ le loro funzioni è importante per comprendere i meccanismi alla base della fertilità e per affrontare i problemi legati all’infertilità. In ambito medico, le gonadotropine rappresentano uno strumento prezioso per aiutare le coppie a realizzare il loro sogno di diventare genitori.
I livelli di estradiolo, il principale estrogeno, raggiungono il picco circa un giorno prima dell’incremento dell’LH che, a sua volta, induce l’ovulazione. Una volta che è avvenuto il concepimento, la funzione gonadotropica ipofisaria non è più necessaria per mantenere la gravidanza. Nel testicolo, l’LH controlla la produzione di testosterone da parte delle cellule di Leydig. L’FSH, di concerto con il testosterone intratesticolare, stimola i tubuli seminiferi a produrre lo sperma. Quindi, l’LH e l’FSH sono necessari per la normale spermatogenesi, mentre la produzione di testosterone richiede solo la presenza di LH.
Gonadotropine LH FSH
Al di fuori della gestazione, il riscontro dell’incremento delle concentrazioni di gonadotropina corionica umana nel sangue è indicativo di alcune condizioni patologiche, come una malattia trofoblastica gestazionale o alcuni tumori benigni e maligni dell’ovaio e del testicolo. Nella donna, l’LH stimola la secrezione del testosterone da parte delle cellule della teca. Sia le cellule della granulosa che le cellule della teca appartengono al follicolo ovarico. Per il mantenimento della fertilità maschile, è possibile l’impiego di gonadotropine.
Misurazione delle gonadotropine
- Le gonadotropine vengono impiegate sia nella cura dell’ipogonadismo maschile, nel ritardo puberale, sia nell’infertilità femminile associata ad assenza di ovulazione o ad insufficienza della fase luteinica.
- Nelle donne in gravidanza, la gonadotropina corionica umana è prodotta in quantità aumentate a partire dall’impianto dell’ovulo fecondato nell’endometrio.
- Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Tali ormoni sono presenti sia nella femmina che nel maschio (ad eccezione dell’hCG, per ovvie ragioni) ed hanno funzioni essenziali sullo sviluppo, la maturazione, il mantenimento delle funzioni delle ovaie e dei testicoli. Una produzione ectopica di gonadotropine (in genere hCG) può essere sostenuta da germinomi di tipo non seminoma,carcinomi polmonari, epatomi e altri tumori. I bambini affetti possono presentare pubertà precoce e i maschi adulti ginecomastia.
Come il nome stesso suggerisce, le gonadotropine sono ormoni in grado di regolare l’attività delle gonadi o, più semplicemente, le funzioni degli organi riproduttivi maschili e femminili. Per quanto riguarda gli uomini, l’ormone follicolo stimolante induce il processo che porta allo sviluppo degli spermatozoi, mentre Lh stimola il testosterone. L’ormone follicolo stimolante permette lo sviluppo e la produzione degli spermatozoi negli uomini e la maturazione degli ovuli nelle donne (durante la fase follicolare del ciclo ovarico). Nella valutazione dell’insufficienza gonadica associata a bassi livelli di testosterone nell’uomo o a bassi livelli di estradiolo nella donna la determinazione delle gonadotropine aiuta a distinguere l’ipogonadismo primitivo da quello centrale (secondario, ipogonadotropo). Concentrazioni elevate di gonadotropine sono indicative di un’insufficienza gonadica primitiva; livelli bassi o normali suggeriscono una patologia ipotalamica o ipofisaria. L’insufficienza gonadica primitiva che compare, per esempio, nella donna in età menopausale o dopo ovariectomia, oppure nell’uomo con insufficienza testicolare, determina un marcato incremento dei livelli di FSH e di LH.
Tale elevazione della concentrazione di gonadotropine dimostra un’adeguata funzione gonadotropia ipofisaria e permette di stabilire che la patologia è a livello gonadico. D’altra parte, raramente vi è l’indicazione a eseguire una valutazione delle gonadotropine in una donna con cicli mestruali ovulatori o in un uomo con una normale conta spermatica. Accanto all’ormone luteinizzante (LH) e a quello folicolostimolante (FSH), viene fatto rientrare nella categoria delle gonadotropine anche un terzo ormone, detto gonadotropina corionica umana (HCG). Questa sostanza è secreta da particolari cellule della placenta durante la gravidanza, con lo scopo di prolungare l’effetto stimolante dell’ormone LH sulla sintesi di progesterone da parte del corpo luteo. Le gonadotropine sono dette anche gonadotropine ipofisarie poiché vengono prodotte dall’adenoipofisi (o ipofisi anteriore), una piccola ghiandola posta alla base del cranio. L’attività dell’adenoipofisi è controllata dall’ipotalamo, situato nel cervello, mediante sostanze ormonali come il peptide GnRH (gonadotropin-releasing hormone), che favorisce il rilascio di gonadotropine.
Questa gonadotropina induce la maturazione dei follicoli ovarici, che altro non sono che cellule uovo circondate da cellule follicolari. Durante il periodo fertile della donna, ogni 28 giorni circa, un follicolo ovarico viene portato a maturazione. Mentre si sviluppa esso produce estrogeni, ormoni importanti per regolare la fecondità della donna. Nota per essere associata alla gravidanza, la sua principale funzione consiste nel provvedere al mantenimento della gestazione, favorendo un ambiente ormonale e tessutale adeguato allo sviluppo dell’embrione. Le gonadotropine servono a regolare l’attività riproduttiva delle ovaie e dei testicoli e stimolano la produzione di estrogeni e progesterone.